Menu principale:
DELL'EROICA CASTITA'
VIGILE ILLIBATEZZA
Una virtù tutta propria del P. Leone era la sua angelica purezza. Ne faceva una stima grandissima, anzi mostrava per essa un vero trasporto. Ad impedire in se stesso anche il minimo appannamento del terso cristallo della sua illibatezza, fu sempre vigilantissimo e severo.
COMPOSTEZZA
Anche quando era solo nella sua stanza stava con tale compostezza e modestia, che movea a stupore quanti lo potevano vedere. Ed andando per la casa era così modesto, che alle volte, andando in cerca di qualcuno, gli passava da canto senza avvedersene.
Anche da vecchio, per questa virtù era timido e circospetto come un fanciullo, sia nelle parole che nelle azioni. Nelle sue ultime infermità avendo sempre bisogno di qualcuno che lo aiutasse, era in continua ansietà ed angustie per custodire la modestia. Per questo motivo non voleva, stando in letto per malattia, essere visitato da persone estranee.
MODESTIA
Soffriva molto quando dovea confessare qualche donna sorda in sacrestia; ma appena finito di confessarla, la licenziava subito. Conversando con donne, conservava sempre un portamento grave e modesto. Inoltre si toglieva gli occhiali e si copriva le mani per non farsele baciare.
ANIMATORE, ENTUSIASTA, DELLA VERGINITA'
Si compiaceva di stare tra le suore ossia tra cuori vergini, ed avea di loro un tale rispetto, che parlava ad esse con la berretta in mano. Parlava loro spesso della bellezza della verginità, e le sue parole erano talmente piene d'ispirazione e di fuoco, che trasfondevano in chi l'ascoltava l'amore a questa virtù. Moltissime giovanette furono così da lui indotte a consacrare la propria verginità a Dio, sia entrando nei monasteri, od anche restando in mezzo al mondo.
INFLESSIBILITA' CONTRO IL VIZIO OPPOSTO
Sempre dolce e condiscendente, si faceva di fuoco e diventava inflessibile contro i violatori di questa virtù. In Pompei esortava i Fondatori e Direttori ad essere inesorabili contro tutto ciò che l'avesse potuta offuscare. Pareva che egli non avesse tentazioni di sorta contro questa virtù; e perciò quando parlava del vizio contrario, ne parlava con tanta indifferenza, come se parlasse di cosa a lui onninamente estranea.
USO DEI MEZZI PER LA CUSTODIA DELLA VERGINITA'
Ma se il Servo di Dio riuscì tanto perfetto in questa virtù, fu perchè adoperò sempre i mezzi necessari a custodirla: continua preghiera, divozione tenerissima alla Vergine Immacolata, fuga dalle occasioni, modestia, mortificazione dei sensi. Di già le sue continue e penose infermità gli facevano soffrire un continuo martirio; ma egli v'aggiungeva pure il tormento volontario di discipline e cilizi per domare sempre meglio la carne ribelle.