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DELL’EROICA OBBEDIENZA
DOCILITA’ E OSSERVANZA DEI DOVERI
Fin da bambino, come egli stesso con la sua semplicità raccontava, era il prediletto dei suoi genitori e dei maestri, perché si dimostrava sempre docile. In Seminario fu attentissimo ad osservare il regolamento ed in eseguire le prescrizioni dei professori e superiori. Entrato poi in Congregazione fu osservantissimo delle Regole, e diceva che il mantenimento degli Istituti Religiosi dipendeva dall’osservanza esatta delle regole.
IL PIU’ POSSIBILE
Stando fuori di cassa, era tanto il suo amore all’osservanza, che il più possibile adattava il suo vivere alla Regola e all’orario del suo Istituto. E, stando in casa, era dispiacentissimo, quando per le infermità non poteva seguire la vita comune. Allora cercava di supplire da solo, come meglio poteva.
FEDELTA’ ALLA REGOLA
Questa sua esattezza nell’osservanza delle Regole era così scrupolosa, che qualche volta in tempo di silenzio, interrogato da altri, rispondeva il puro necessario, rimettendo il resto ad altro tempo. Da Superiore, poi, s’adoperava con tutto lo zelo a che la Regola fosse da tutti osservata con fedeltà.
PRUDENZA NELL’OBBEDIENZA
Venerava i suoi Superiori, e mai fece uscire dal suo labbro lamenti o critiche contro di loro. Ricevendo lettere da essi, prima di leggerle le baciava per rispetto. Era nemico delle interpretazioni degli ordini ricevuti per potersene esimere; ma appena conosceva un ordine od un semplice desiderio del suo Superiore, con prontezza ubbidiva.
“DEBBO OBBEDIRE! DEBBO OBBEDIRE!”
Richiamato dai Superiori in Congregazione, quando era a Trinitapoli, saltò sui nipoti giacenti a terra per impedire che partisse; si strappò dai parenti e dal popolo dicendo: “Debbo obbedire! Debbo obbedire!”. E quando era fuori di casa occupato in lavori apostolici, se veniva richiamato, lasciava tutto, anche un’opera incominciata.
… ALLA BADESSA, E … ALL’INFERMIERE
Questo suo grande amore dell’obbedienza lo induceva ad obbedire perfino alla Badessa delle Benedettine di Eboli, e al servo delle medesime, che lo assisteva. Così pure obbediva esattamente al medico, anche quando l’obbedienza gli costava ripugnanza ed obbediva all’infermiere che lo curava.
FEDELTA’ AL SOMMO PONTEFICE
Nutriva pure un rispetto profondo al Sommo Pontefice, e con umiltà e devozione ne accettava tutti gli atti e le prescrizioni. Ne difendeva i diritti con intrepidezza e pregava continuamente per lui.